A volte mi incanto a guardare un fiore: le linee, i puntini multicolori , le figure sono un universo affascinante. Osservando la natura , nella sua eleganza e armonia, riconosciamo dei principi matematici che si ripetono: la sezione Aurea , la successione di Fibonacci e i Frattali. Queste leggi creano equilibrio e contribuiscono alla bellezza di tutto ciò che ci circonda.
Un frattale, per dirlo in parole semplici, è una figura geometrica che si ripete all’infinito sempre uguale a se stessa anche se su scala sempre più piccola. Questo significa che una parte qualsiasi del frattale riproduce , in piccolo, la figura nel suo insieme. Non vi siete mai persi ad osservare il broccolo romano fin nei suoi minimi dettagli?
Un ramo di felce o di abete, un cristallo di ghiaccio….anche nel corpo umano si ripresenta lo stesso schema quando studiamo più in dettaglio come si mostra il nostro sistema vascolare (con vasi sempre più piccoli) o respiratorio o nervoso (cellule di Purkinje).
Il rapporto tra la parte e il tutto ripropone il concetto del legame tra microcosmo e macrocosmo e già nel passato Galileo Galilei sosteneva che “la matematica è l’alfabeto con il quale Dio ha scritto l’universo”. Più di recente con Bohm e la teoria dell’ universo oleografico le cose hanno assunto una visione ancora più chiara dal momento che “tutto compenetra tutto” e “la natura non è altro che un’immensa rete ininterrotta”.
L’osservatore e la cosa osservata sono collegate e si influenzano; nulla e’ separato e, fondamentalmente, la realtà oggettiva non esiste. Noi siamo creatori, consapevoli o no, della realtà che ci circonda.